Parla con...
- pallanuotonl
- 11 ago 2016
- Tempo di lettura: 5 min
Oggi parliamo con una ex-giocatrice e ex-allenatrice!

Nome: Alice
Cognome: Benni
Soprannome: Nonna Benni
Età (anche se non si chiede alle donne): 25 Quando e perchè hai iniziato a giocare a pallanuoto: Ho iniziato quando avevo 15 anni per un motivo del tutto casuale. Avevo nuotato tanti anni (tra l'altro senza alcun risultato!!) e mi ero totalmente allontanata dall'acqua. Gaia Prex, che invece aveva appena smesso, convinse me e la Gianna a provare perché anche lei avrebbe fatto un tentativo e lì è stato amore a prima vista!
Quale era il tuo numero preferito e perché: Il mio numero preferito era il 4. Ho iniziato a giocare con il numero 10 quando facevo le giovanili, ma arrivata in prima squadra, lo indossava Francesca Romano. Perciò ho iniziato a giocare con il 4 e agli anni in cui ho giocato quel numero attribuisco i migliori ricordi.
Da quanto hai smesso di giocare: Ho smesso di giocare da un anno. Ed è la cosa più triste. Penso che, nonostante non sono sicuramente più in grado di riuscire a tenere i ritmi che tenevo anni fa, sia una delle cose più importanti nella vita... lo sport! Giocatrice di pallanuoto, allenatrice di nuoto e allenatrice di pallanuoto. Tra queste 3 quale è la cosa che ti manca di più: Allenatrice mi sembra un parolone!! Di nuoto poi... Ma anche di pallanuoto, non mi ritengo un'allenatrice, sono troppo acerba! La cosa che mi manca di più in assoluto è fare la giocatrice (qualcuno direbbe: perché invece quello ti riesce?). Per me sono state tutte e tre esperienze molto positive perché amo questo sport, amo i bimbi e quindi tutto mi veniva più facile. Allenare è stato divertente perché appartenevo ad un gruppo che mi faceva stare bene ma non era paragonabile al piacere che provavo quando stavo in acqua per giocare. Un bel ricordo di quando giocavi: Di quando giocavo ho tantissimi bei ricordi che porto con me e di cui sono molto gelosa. I più importanti sono due; il primo è sicuramente il primo goal fatto con la prima squadra, il secondo anno che giocavo, mi ricordo ancora che eravamo in Serie B e Chico mi portò in trasferta contro il Varese e mi fece battere un rigore che riuscii (non si sa come) a realizzare. Le bimbe mi vennero tutte incontro e il Lunedì, come da buon rituale, pizzette e paste per tutte! Quella è stata la prima vera emozione forte. Il secondo invece riguarda gara 3 dei play out contro Locatelli (forse 2011), stagione sofferta, un sacco di problemi e loro che erano una squadra noiosa con giocatrici molto convinte. Non ci fu storia, abbiamo stravinto, 8-3 e io feci proprio l'ottavo goal. Avevamo già vinto perché ormai la partita era finita, ma avevamo un'adrenalina in corpo che in quel momento esplodemmo tutti. Io non riuscii nemmeno ad esultare, andai sott'acqua per sfogare tutta la mia felicità e quando sono tornata su, sono rientrata a centro campo, ho guardato Chico (come facevo circa cinquemilionidimiliardi di volte a partita per capire sempre se voleva dirmi qualcosa). Dal goal erano già passati 3/4 minuti... Lui era ancora lì che esultava con le mani, con la testa, urlava contento matto e allora io ho esultato di nuovo (ho anche il video di quella partita e ogni tanto me lo riguardo)!! Lì veramente mi sono sentita imbattibile con la mia squadra e il nostro allenatore! Per non parlare delle cene fatte tutti insieme, bimbi e bimbe. Siamo sempre stati tutti campioni dopo gli allenamenti! Uno invece da allenatrice: Da allenatrice il ricordo più bello me lo ha lasciato il primo torneo che abbiamo fatto io e il mio super compagno di avventura Matteo, dove siamo andati con tutti i bimbi dell'acquagoal. I bimbi erano tutti ed erano tantissimi, seguiti da tutti i genitori. Non mi ricordo particolari risultati sportivi, erano piccoli, ma vedere tutti così entusiasti e contenti dell'esperienza e del lavoro fatto, mi riempì di soddisfazione perché avevamo trasmesso loro qualcosa di importante!
C'è una partita che vorresti rigiocare: Si, decisamente! Per come sono fatta, probabilmente rigiocherei tutte quelle che abbiamo perso! Ma quella in assoluto che vorrei rigiocare è la finale play off - gara 2 di Serie A2 a Imperia. Non giocavo da molto, ma Chico mi portò con loro e riuscii a giocare due tempi. La nostra squadra quell'anno era fortissima e quello è stato probabilmente l'anno migliore. Avevamo già perso gara 1 quindi anche vincendo quella partita non avremmo avuto accesso diretto alla serie A1, ma avremmo potuto giocarci tutto in casa nostra, con il nostro pubblico. Non so che percorso poteva essere in serie A1 e quanto ci saremmo rimaste. Ma sarebbe stato davvero bellissimo giocarci!! Questo è un po' il famoso sassolino nella scarpa che vorrei potermi levare (e sono sempre in tempo perché è tutto il tempo che parlo al passato ma sono dimorto giovane!!!!!!).
Cosa ti è rimasto della tua esperienza in piscina: Mi sono rimaste davvero tantissime cose. Non solo ricordi belli e brutti, ma veri insegnamenti di vita. Quello che mi ha sempre colpito e legato a quello sport, era proprio il fatto di poter riportare il mio modo di affrontare le relazioni e i rapporti che vivo nella vita quotidiana all'interno dell'acqua. Lo stare insieme era bello, dentro e fuori. Il divertirsi c'era sempre, dentro e fuori. Essere un gruppo, dentro e fuori. E poi mi è rimasta tanta gelosia. Gelosia di quello che ho vissuto, delle emozioni che ho provato e dei miei ricordi. Era mia quella realtà, nostra, ed era molto difficile dividerci. Ora cosa fai nella vita: Ora faccio una vita da vecchia (Chico quando mi iniziò a chiamare Nonna Benni, forse c'aveva visto lungo! ), lavoro tutto il giorno e mangio. Mangio e lavoro tutto il giorno. Poi ogni tanto dormo! Sto aspettando a gloria che qualcuno prenda in mano le redini della situazione e rimetta su una squadretta femminile anche solo per farci stare un po' nell'acqua! Mi pare brutto una pallanuoto a Livorno senza la femminile. Continui a seguire la pallanuoto livornese e non: Questa domanda spero sia retorica!! Come faccio a non andare a non vedere i bimbi?? Belli e bravi, bravi e belli!!!!! Mi piace troppo per non seguirla e poi ho il mio rituale che era solito di quando giocavo, ma è rimasto tale. La maggior parte delle volte iniziano alle 17.30, io arrivo verso le 17 e guardo tutto il riscaldamento, guardo i visi dei bimbi, di chico e poi guardo guardo un po' gli avversari... oh, come se giocassi io!!! Poi di solito seguo setterosa e settebello nelle competizioni più importanti.
Cosa vorresti dire ai giovani di oggi per farli rimanere o farli avvicinare al mondo della pallanuoto: Gli dico che giocare a pallanuoto è bello perché la pallanuoto è bella. Gli dico che quello che vivi in acqua, con i tuoi compagni quando vinci o quando perdi, il rapporto che instauri con loro e, per quanto mi riguarda, con il tuo allenatore, sono cose che non hanno prezzo e che lo stare senza far niente a zonzo non possono darti! Gli dico che io con le mie compagne e tutti i bimbi m sono sempre sentita guappa abbestia e protetta perché qualsiasi cosa facessi la facevo con tutti loro, un gruppo che io avevo e i miei amici no! Quindi loro non potevano capire. E poi vi fa veni il fisio!!!! Quindi mi raccomando, provate!!!!!!!
Un bacione a tutti!!
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