Parla con...
- pallanuotonl
- 20 giu 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Inauguriamo questa sezione del sito, con un'intervista a un giocatore (ex ormai) della prima squadra!

Nome? Luigi
Cognome? Mellacina
Soprannome? Gigi (o Giggi)
... dai quale è il tuo vero soprannome? Non è facile da dire, da quando sono arrivato a Livorno ogni settimana me ne affibbiavano uno nuovo! Diciamo che quello meno "imbarazzante" è stato Pegasus, per via di un articolo che paragonava il mio tiro al famoso "Fulmine di Pegasus".
Età? 25
Numero di calotta? 10
Perchè ti piace quel numero? In realtà ho sempre giocato con il numero 9. Poi ci fu un anno che alla prima giornata del campionato di serie B, al momento del controllo, Roberto (il dirigente della Latina Pallanuoto) nel dare le calotte mi disse: "Vai con la 10, come Sandrone!" ("Sandrone" sarebbe Alessandro Calcaterra. Mi disse così non perché ci fossero similitudini pallanuotistiche, non diciamo eresie, ma per il semplice fatto che avevo avuto la fortuna di conoscerlo due anni prima, condividendo una stagiona al Latina. In quell'anno mi legai molto a lui, praticamente ero il suo portaborracce!). Da lì ho sempre indossato la 10.
Da quanto giochi a pallanuoto? 16 anni ormai. E la cosa non mi fa stare molto sereno, perchè vuol dire che gli anni passano per tutti.
Raccontaci il tuo ingresso nel mondo della pallanuoto: Giocavo a calcio e facevo un'ora di nuoto a settimana. Un giorno l'istruttrice mi disse se volevo provare a giocare a pallanuoto e da lì è sbocciato l'amore per questo magnifico sport.
Un ricordo bello legato alla tua carriera da pallanuotista? Beh probabilmente la soddisfazione più grande è stata la promozione in A2 con l'Anzio nel 2012
E inerente alla tua parentesi livornese? Senza dubbio Sabato 11 Giugno 2016, gara 2 dei play-out.
E' vero, abbiamo perso, era la mia ultima partita qui a livorno. E' stata una sofferenza enorme l'aver perso, ma le emozioni provate quel giorno non le ho mai provate in vita mia, emozioni incontrollabili. Merito dei miei compagni, del mio allenatore e di tutte quelle persone che erano in piscina a tifare per noi. Resterà un ricordo indimenticabile.
Basta con la pallanuoto... Raccontaci qualcosa su cosa fai al di fuori della piscina: Beh che dire... Sono uno studente di Economia (ancora per qualche mese, conto di laurearmi per Ottobre, massimo Dicembre 2016). Il mio sogno professionale è quello di seguire le orme di mio padre, ossia di svolgere la professione di Dottore Commercialista.
Potendo lasciare un messaggio, a chi lo manderesti e cosa gli diresti? E' difficile limitarmi a scegliere una persona, quindi il mio pensiero va a tutti i miei compagni che nell'arco di questi 3 anni ho trovato per strada. Loro già sanno quello che penso di loro perchè ho già avuto modo di dirglielo diverse volte, soprattutto dopo la mia ultima partita. L'unica cosa che posso ribadirgli ora è che sono sicuro continueremo questo nostro rapporto nonostante la lontananza. A Latina avrete un fratello che vi porterà sempre nel cuore. Ci tengo però a fare un discorso a parte per il mio allenatore, Federico: per lui provo veramente tanto affetto e stima. E' stato insieme ai miei compagni il mio punto di riferimento in questi anni. Mi ha insegnato tanto e penso di essere cresciuto molto come persona anche grazie a lui, ma la cosa che più di tutto ho apprezzato conoscendolo è il suo essere un uomo vero in tutto, nei rapporti con le persone, con il modo di fare pallanuoto e nel modo di affrontare la vita. Per questo lo ringrazierò sempre. Spero continui ancora per molti anni a stare a capo della pallanuoto a Livorno perchè lui insieme a Daniel, Pepo, Michelone e Jacopo hanno iniziato un cammino qualche anno fa ed ora che il movimento ha preso forma e che sono stati raggiunti i primi risultati, bisogna dare continuità al progetto. (Tanto so che lui senza pallanuoto non riesce a stare, quindi rimarrà al suo posto ancora per molto!)
Un ricordo legato alla squadra? I ricordi legati alla squadra sono moltissimi, ricordarli tutti è impossibile! Probabilmente la prima trasferta insieme a Bologna per la prima di campionato in serie C è il ricordo per il quale provo tanto affetto. Lì ho capito che avevo davanti tre anni fantastici! Quante ne abbiamo fatte in una sola serata, INCREDIBILE! (per decenza nei nostri confronti eviterò di raccontare i dettagli!) Grazie di cuore a tutti voi! Grazie a te Gigi e in bocca al lupo per tutto!

Comments